Presentiamo una scelta di immagini di questo fotografo naturalista che ha documentato il patrimonio naturale e soprattutto la flora del territorio reggiano.
Nel corso della sua attività le immagini sono state pubblicate in volumi ed articoli, suscitando ammirazione e commenti più che positivi.
L’Istituto Beni Culturali ha collaborato alla pubblicazione di un volume commemorativo nel quale sono state presentate numerose immagini che danno conto dell’attività di questo grande e singolare personaggio.
Lauro Bertani era per indole e vocazione una persona pubblica. Le sue foto non erano solo immagini scattate per se stesso, ma erano una storia da raccontare. La sua personalità era proiettata verso l’esterno, verso il tessuto sociale nel quale viveva e lavorava; e si proponeva con uno spirito attivo, positivo, per migliorare con le cose che faceva e con le parole che diceva, l’ambiente intorno a lui.
Il fondo fotografico che ha lasciato sono una documentazione preziosa; l’ambiente si sta progressivamente e rapidamente modificando. I mutamenti climatici, i cambiamenti a scala locale, il maggior peso delle attività umane sul territorio, modificano in continuazione lo stato della biodiversità. Piante e animali che compaiono, originari di terre lontane, e piante e animali che scompaiono, perché il luogo in cui crescono viene distrutto. Chi si occupa di questi argomenti sa che le conoscenze non sono mai definitive.
Allora l’esplorazione del territorio e la conoscenza del suo patrimonio non sono soltanto aridi elenchi di nomi e località; ma diventano strumento per proteggere, per conservare, per lasciare una memoria utile.
Il lavoro che qui viene presentato raccoglie una scelta di foto tra quelle che sono state donate dagli eredi di Lauro Bertani alla Biblioteca “Panizzi” di Reggio. Per arrivare a questo risultato è stato necessario un lavoro lungo e minuzioso, svolto da Giuseppe Branchetti, Villiam Morelli, Enrico Belpoliti, Piero Arduini ed altri.
Si è trattato di identificare il soggetto, annotare tutti i dati presenti sul telaietti e scavare nella memoria per collocare la foto nel suo giusto contesto.
Ciascuna foto è diventata un record di una database e quindi oggi, grazie a questo lavoro, l’attività fotografica di Lauro Bertani viene documentata in modo analitico e viene consegnata a un’istituzione pubblica, rispettando la volontà degli eredi e lo spirito con cui sono state scattate nel corso di molti anni di attività.
Alessandro Alessandrini